
Definito così dallo scrittore Giosuè Carducci, il Castello d’Ivrea, accoglie il visitatore all’ingresso della città del Canavese, posta su un guado della Dora Baltea.
Costruito nel 1358 per volere di Amedeo VI di Savoia, l’edificio è stato sede di avvenimenti politici e di sontuose feste medievali e conserva ancora oggi il carattere di fortezza difensiva con la sua posizione dominante sulla città.

È uno dei simboli di Ivrea, con il caratteristico profilo a tre torri (la quarta torre, destinata a deposito di munizioni, rimase mozzata all’altezza dei camminamenti nel 1676, a seguito di una violenta esplosione).

Dopo un lungo periodo di chiusura, nel corso del quale sono stati realizzati importanti interventi di restauro da parte del Comune di Ivrea, è nuovamente visitabile per scoprirne vicende e curiosità.

Attraverso il grande cortile, si possono osservare alcune delle celle risalenti al periodo in cui il Castello fu adibito a carcere e salire sui camminamenti di ronda, godendo di uno spettacolare panorama sulla città, come sull’Anfiteatro Morenico eporediese, lasciando correre lo sguardo dal Canavese fino all’imbocco della Valle d’Aosta.

