“Oggi “scapeciamo”

Una ricetta profumatissima e semplice, ma che richiede attenzione nella scelta delle zucchine, devono essere sode e striate, adatte per la frittura.
Un contorno versatile, dal sapore fresco, che si sposa con qualunque secondo, sia di carne che di pesce.

Il termine scapece, secondo una prima teoria, risalirebbe all’epoca dei Borbone a Napoli, i quali hanno lasciato, anche dal punto di vista linguistico, molte tracce della loro influenza; derivante appunto dallo spagnolo “escabeche”, il termine indicherebbe una modalità di preparazione di un piatto che può essere bollito o fritto, ma sempre marinato con l’aceto. Questa modalità di conservazione di derivazione spagnola, si è diffusa non solo nella zona partenopea, ma anche in tutto il sud Italia.

Molti fanno risalire l’origine delle zucchine alla scapece all’antica Roma, dove furono ideate dallo stesso cuoco, da cui si dice, presero il nome: Marco Gavio, soprannominato Apicius.
Apicius è anche l’autore del
“De re coquinaria” (Dell’arte culinaria), del
I secolo d.C., un trattato gastronomico di circa cinquecento ricette, destinate a chi svolgeva la professione di cuoco; nella Biblioteca dei Papiri è stata ritrovata una copia.
C’è poi un riferimento cinematografico che ci farà sorridere: quello al film “il Turco Napoletano” di Totò.
Si tratta della scena in cui Il Guappo Don Carluccio, elenca i “cocozzielli” sott’aceto, tra i cibi che ”non piacciono allo sposo”, organizzando un buffet di banchetto nuziale che non avrebbe mai avuto luogo.

Le zucchine, come altri ortaggi, si trovano tutto l’anno sui mercati, perché vengono coltivate in serra, tuttavia, restano un ortaggio stagionale e in estate raggiungono l’ottimale periodo produttivo.
In Italia se ne consumano diverse varietà, che si distinguono per sapore, colore, forma e gusto: la “striata di Napoli”, la “siciliana”, la “rigata pugliese”, “la bianca di Trieste”…

Versatili e nutrienti possono essere l’ingrediente principale di numerose ricette.
Con enfasi ammetto di amare questa pietanza, di alternare il taglio a rondelle delle zucchine a quello longitudinale (sempre preferita nella mia famiglia, come in foto copertina) in base sopratutto alla dimensione delle zucchine e all’abbinamento scelto.
Quindi … tutti a “Scapeciare”.


Rachele Bernardo

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