Sbrisolona: la torta super versatile.

Basterebbero tre parole per identificare questo dolce: storia, semplicità e friabilità. La torta Sbrisolona vanta una lunga tradizione, nasce tra il ‘500 e il ‘600 a Mantova. Per la friabilità che la caratterizza, prende il suo nome da un termine dialettale mantovano: “brisa” o “sbrisa” che significa “briciola”. Dalla cultura di Mantova, all’intera penisola italiana, questa torta rustica e gustosa, viene preparata con grande facilità, adatta ad ogni occasione.


Tra l’altro, si presta a molteplici varianti; con l’aggiunta di pochi ingredienti si trasforma in dolce multi stagione, senza perdere il suo stile semplice. In primavera – estate si arricchisce di frutta o di marmellata, in autunno – inverno sicuramente si può aggiungere crema, nutella, ricotta e frutta secca.

Prima che la stagione delle dolci albicocche fugga via, ho scelto la mia versione più richiesta: la sbrisolona alla frutta. Una vera delizia per il palato!

L’impasto di base è sempre lo stesso: farina 00; lievito; farina di mandorle; burro morbido; uova e zucchero. Si mescolano gli ingredienti in una grande ciotola in modo da poter “sbriciolare” l’impasto senza disperderlo. La metà andrà leggermente compattato direttamente in una pirofila foderata da carta forno.

A questo punto si possono aggiungere dei ciuffi abbondanti di marmellata e molti pezzi di albicocche; la restante metà dell’impasto sbriciolato, andrà a completare la torta. A proprio piacimento, si possono aggiungere all’impasto, delle mandorle, delle nocciole o dei pistacchi tritati, per renderlo più invitante.

La sbrisolona andrà cotta in forno a 170° per 45 minuti, fino ad ottenere una torta bella dorata, croccante, friabile e gustosissima.

Perfetta per colazione, merenda e, perché no, anche dopo cena!

Rachele Bernardo

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