Antelope Canyon è stata la visita più singolare del mio viaggio in Arizona di qualche anno fa; l’aver rivisto delle foto ricordo ha riportato piacevolissime emozioni.

Mentre il Grand Canyon mi affascinò per la sua maestosità: gli occhi non riuscivano a catturarne i confini, l’alternanza delle gole ed il cielo blu…, l’Antelope Canyon mi rubò letteralmente il fiato.

È chiamato dagli indiani Navajo “il luogo dove l’acqua corre tra le rocce” perché vento ed acqua hanno modellato le sue forme sinuose che regalano al passaggio magiche sfumature di luci.

Troppo breve il tour per captarle tutte, ma la guida Navajo, raccontandone la storia, riuscì a svelarci le giuste inquadrature per scattare incantevoli foto.

E poi, a poca distanza dall’Antelope Canyon, un’altra meraviglia del mondo: Horseshoe Bend,
canyon che si affaccia sul Colorado River.

Dall’alto delle rocce si sprofonda in quel gioco di colori che l’acqua crea con le rocce rosse…

In questo punto, il Colorado River, di un blu intensissimo con lunghe striature di verde smeraldo e riflessi di sole, descrive dolcemente una curva ad U, formando un’ansa a ferro di cavallo (da qui il nome Horseshoe), al centro della quale si erge una roccia a due livelli dal profilo spezzato.

E come per il Gran Canyon, anche in questo caso si ripropone la costante lotta tra terra e acqua.

Ogni mia definizione sarà sempre incompleta di fronte a queste bellezze della natura.

Rachele Bernardo